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martedì 13 agosto 2013

Come animare le immagini con GIMP

Hai estrapolato una serie di fotogrammi da un video e vorresti usarli per realizzare una GIF animata? Hai scattato delle foto in sequenza e vorresti unirle per realizzare un’animazione da condividere su social network e siti Internet? Se sul tuo PC c’è installato GIMP, puoi riuscirci in quattro e quattr’otto.

Per imparare come animare le immagini con GIMP, il primo passo che devi compiere è avviare il programma e selezionare la voce Apri come livelli dal menu File. Nella finestra che si apre, recati nella cartella in cui si trovano le immagini che vuoi usare per creare la tua animazione, selezionale tutte facendo Ctrl+Click (o cmd+click, su Mac) e clicca sul pulsante Apri per completare l’importazione.

Verrà creata un’immagine avente come risoluzione la risoluzione della prima foto selezionata e come livelli gli altri file importati in GIMP. Questo significa che se le immagini scelte non hanno le stesse dimensioni, devi adattare quelle più piccole a quelle più grandi o ritagliare quelle che hanno una risoluzione troppo alta.

Per compiere questa operazione, visualizza una ad una le foto che compongono i livelli dell’immagine e valuta se è il caso di ritoccarle rimpicciolendole o ingrandendole. Puoi visualizzare le immagini che compongono i vari livelli recandoti nel riquadro Livelli – Pennelli (quello collocato sulla destra) e rimuovendo l’icona dell’occhio da tutti i livelli eccetto quello che vuoi analizzare in dettaglio.

Per ridimensionare una delle foto che vuoi usare per animare le immagini con GIMP, seleziona lo strumento scala dalla barra degli strumenti collocata nella parte sinistra dello schermo, clicca sulla foto ed utilizza gli indicatori che compaiono per allargare o rimpicciolire l’immagine. Se qualche passaggio non ti è chiaro, leggi la mia guida su come ridimensionare un’immagine con GIMP.

Se invece desideri ritagliare il quadro dell’intera animazione, e quindi ridurre le dimensioni di tutte le immagini che fanno parte dei suoi livelli, seleziona lo strumento ritaglia, segna con il mouse il quadro che vuoi ritagliare e premi il tasto Invio della tastiera del PC per rendere effettive le modifiche. Ad operazione completata, attiva nuovamente la visualizzazione di tutti i livelli cliccando sullo spazio bianco dove prima c’era l’icona dell’occhio (che così ricomparirà).

Ora non ti rimane che salvare la tua immagine come una GIF animata, così ogni livello si trasformerà automaticamente in un frame. Per compiere questa operazione, seleziona la voce Esporta dal menu File di GIMP. Scegli dunque la cartella in cui salvare l’animazione, digita un nome che finisca con l’estensione .gif nel campo Nome e fai click sul pulsante Esporta collocato in basso a destra.

Nella finestra che si apre, metti il segno di spunta accanto alla voce Come animazione, imposta l’intervallo di tempo che deve passare tra un frame e l’altro nel campo Ritardo tra quadri ove non specificato, accertati che ci sia il segno di spunta accanto alla voce Ciclo perenne (in modo che l’animazione vada avanti in loop) e clicca sul pulsante Esporta per salvare la GIF animata.

Come avere WhatsApp gratis su iPhone


A partire dalla versione 2.10.1, WhatsApp per iPhone si è adeguato al modello di business usato dall’applicazione sulle altre piattaforme. Questo significa che il suo download non è più a pagamento (0,89 euro) ma prevede un abbonamento da rinnovare di anno in anno dopo i primi 12 mesi di utilizzo gratuito.

Se questa sia una cattiva notizia o meno, lascio giudicarlo a te. Tuttavia c’è da fare un’importante precisazione, questa sì positiva sotto tutti i punti di vista. C’è infatti una situazione in cui è possibile avere WhatsApp gratis su iPhone per sempre, senza pagare l’abbonamento annuale. Vediamo insieme quale.
Se questa sia una cattiva notizia o meno, lascio giudicarlo a te. Tuttavia c’è da fare un’importante precisazione, questa sì positiva sotto tutti i punti di vista. C’è infatti una situazione in cui è possibile avere WhatsApp gratis su iPhone per sempre, senza pagare l’abbonamento annuale. Vediamo insieme quale.

e non puoi avere WhatsApp gratis su iPhone, nello stesso menu troverai le opzioni per rinnovare il tuo abbonamento al servizio. I prezzi delle sottoscrizioni disponibili sono i seguenti:

Abbonamento di 1 anno: 0,89 euro.
Abbonamento di 3 anni: 2,40 euro.
Abbonamento di 5 anni: 3,34 euro.
Ogni sottoscrizione effettuata andrà a sommarsi al tempo rimanente per il piano in corso (es. 1 anno+6 mesi rimanenti nella prova gratuita). Prima di controllare lo stato del tuo abbonamento o rinnovarlo, accertati di avere l’ultima versione di WhatsApp sul tuo “melafonino”. Per farlo, apri l’App Store, recati nella scheda Aggiorna e pigia sul pulsante Aggiorna collocato accanto all’icona di WhatsApp Messenger (l’icona risulterà visibile solo se sono disponibili update).

Xbox One : Kinect niente joypad

Non è il primo cambio di programma che accompagna la fase di rilascio di Xbox One, strategia che fa trapelare un minimo di incertezza da parte di Microsoft, costretta a modificare le caratteristiche peculiari della console per renderla più competitiva. Solo poco più di una settimana fa la società aveva annunciato una modifica alle specifiche hardware per riuscire a ridurre il gap fra Xbox One e PS4 per quanto concerne le prestazioni grafiche pure.

È di oggi invece un nuovo cambiamento, riportato da Marc Whitten (CFO di Microsoft) durante un'intervista: "La console funzionerà anche se Kinect non è collegato, tuttavia non sarà possibile accedere alle feature e godere dell'esperienza d'uso proprie del sensore", in maniera quindi del tutto simile con quanto avviene con l'attuale Xbox 360.

Microsoft era tornata sui propri passi anche per quanto riguarda le politiche relative alla connessione ad internet, necessaria in un primo momento per poter utilizzare anche le funzioni che non richiedevano in senso stretto l'utilizzo di internet.

Novità anche per quanto riguarda il mondo dei PC Windows. Come riporta GamesBeat, il joypad di Xbox One sarà compatibile anche con il sistema operativo desktop di Microsoft "prima o poi", probabilmente entro la fine del 2014. Un portavoce di Microsoft avrebbe dichiarato che nonostante il nuovo controller sia esteticamente parecchio simile a quello di Xbox 360, le differenze fra i due modelli sono molteplici.

"Un nuovo protocollo wireless, combinato con la possibilità di funzionare anche se collegato via cavo e l'aggiunta di feature come i grilletti ad impulso, fanno sì che il nuovo software debba essere riscritto e ottimizzato anche per PC", dichiara la stessa Microsoft. "C'è anche del lavoro da fare per garantire il funzionamento del controller di Xbox One anche su quei titoli che supportano ad oggi il precedente modello."

Il nuovo controller supporterebbe più di 40 migliorie per quanto riguarda il design: cambiano gli stick analogici e i grilletti che garantiscono adesso un feedback tattile. Funzionerà via wireless, tramite l'uso di batterie AA o ricaricabili, ed anche via cavo mediante un cavo microUSB standard.

mercoledì 7 agosto 2013

20000 visualizzazioni

Grazie a tutti siete stati grandiosi in questi anni mie avete seguito  e sono riuscito a ottenere visualizzazioni da tutto il mondo. E da poco mi state seguendo pure sul mio canale Youtube                                           www.youtube.com/robozeri spero che mi continuate a seguire .  Vi lancio una notizia assurda che da oggi faro 100 video sul mio canale che parleranno di informatica (android,windows,apple) e soprattuto foro 50 video su Minecraft Pocket Edition e continuero come sepre a fare post sul blog .

   Grazie

FACEBOOK paga gli hacker

Suona quasi bizzarra questa affermazione. Facebook offre delle ricompense agli informatici che scoprono bug di sistema e aumenta così la sicurezza. Peccato che questi informatici spesso siano anche degli hacker.

Il simile trova il suo simile, si potrebbe anche dire così. In due anni Facebook ha pagato qualcosa come un milione di dollari ad alcuni informatici che hanno scoperto alcuni bug sulla piattaforma: il social network in questo modo ha aumentato la sua sicurezza. Tuttavia la cosa curiosa è che molti di questi informatici sono anche degli hacker.
Il programma Bug Bounty creato dal social network di Mark Zuckerberg è una vera e propria caccia al tesoro: quando un esperto ricercatore di sicurezza informatica trova un bug o una falla di una certa rilevanza nella sicurezza di Facebook, ecco che può vincere un premio in dollari.
A quanto dice Facebook l'80% dei premiati finora non è statunitense, fra di loro ci sono alcuni italiani e il più giovane ha solo 13 anni. La cifra minima del premio è di 500 dollari, ma può arrivare fino a 20mila dollari.
Tuttavia ricevere il premio non è semplice: prima di tutto bisogna riuscire a scovare il bug, poi un team di esperti di sicurezza di Facebook valuta l'effettiva gravità della falla. La cosa curiosa, a mio avviso, è che siano gli stessi hacker a sottoporre all'attenzione di Facebook i diversi bug del sistema. D'altra parte, però, perché mi stupisco tanto? Solo un hacker può intuire e trovare un bug importante. Un utente normale magari ci inciampa sopra e non lo riconosce neanche come un bug.
Per i fortunati vincitori del premio messo in palio, ecco che l'importo viene accreditato dal social network su una carta di pagamento personalizzata. A volte non si tratta di hacker, però, spesso si tratta di esperti informatici che si divertono semplicemente a mettere alla prova i sistemi di sicurezza delle grandi piattaforme. Una sorta di sfida alle proprie capacità, insomma.

FBI ci spia dai nostri smartphone

Lo rivela il Wall Street Journal. Grazie a un malware installato nello smartphone si può attivare il microfono a distanza

Spionaggio 3 Sicurezza informatica 2 Smartphone 21 Android 5 Usa 23 Tecnologia 217 ALTRI 6 ARGOMENTI NASCONDI Basta un malware, un piccolo virus installato nello smartphone, e l'FBI è in grado di controllarne il microfono, attivandolo a piacere per spiare le nostre conversazioni o registrare ciò che accade intorno al terminale.

Gravi bug su Android 4.3 potrebbero compromettere il funzionamento di Nexus 4

I bug coinvolgerebbero soprattutto i nuovi Nexus 4 provocando surriscaldamenti, boot loop e schermate di blocco

Punto forte della serie Nexus è indubbiamente la possibilità di disporre di aggiornamenti gratuiti prolungati nel tempo, divulgati dalla stessa Google che si occupa dell'aspetto software dei vari terminali della famiglia.

Tuttavia questo elemento non prescinde totalmente dai problemi che possono verificarsi con le release più "giovani" ed in effetti Android 4.3 ha forse portato più problemi che altro a moltissimi utenti di Nexus 4, l'ultimo smartphone della serie "Pure Google" prodotto da LG per quanto riguarda l'hardwareadottato.

Come riporta PhoneArena, molti utenti di Nexus 4 che hanno aggiornato alla versione 4.3 di Android si stanno lamentando di una situazione insostenibile sui vari forum con problemi più o meno gravi che possono insorgere anche in maniera del tutto casuale.

I bug più diffusi porterebbero i dispositivi ad un fastidioso "boot loop" che non permette il corretto avvio del dispositivo, o situazioni in cui il Nexus 4 resta bloccato su una schermata costringendo l'utente al riavvio. L'aggiornamento avrebbe provocato anche una serie di surriscaldamenti e l'interruzione del funzionamento del touch screen su alcuni dispositivi, oltre alla cancellazione in maniera arbitraria delle fotografie presenti nella Galleria: in sostanza viene presentata l'anteprima ma interagendo con la stessa non viene mostrata la versione a piena risoluzione.

I benchmark svilupperebbero inoltre risultati sensibilmente inferiori con una visibile riduzione delle performance dell'intero terminale, elemento forse riconducibile ai problemi di thermal throttling del dispositivo per cui potrebbe ridurre la frequenza operativa in seguito al surriscaldamento dovuto ad Android 4.3.

Non sappiamo ancora quanto sia diffusa la situazione, tuttavia sono molti gli utenti che si lamentano sui vari forum relativi al sistema operativo Android. Il monito per i possessori di Nexus 4 è quello di aspettare un aggiornamento correttivo da parte di Google, tuttavia non ancora annunciato ufficialmente dalla società.
Sicuramente ne continueremo a parlare nei prossimi post

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